S’inaugura oggi presso la Galleria “Spazio Onofri 57” a San Marino, l’esposizione di opere “2020 Artsformers – Nuovi Mondi – Speciazione”, dell’artista Gionatan Alpini.
Siamo felici che sia stato proprio lui a concedere l’inaugurazione virtuale presso il nostro centro, in contemporanea a quella che proprio durante la pubblicazione di questo articolo, si sta svolgendo a San Marino.
Chiaramente, la virtualizzazione della mostra vuole essere nella sua semplicità, un mezzo di diffusione. Invitiamo tutti a visitare la mostra personalmente, presso la Galleria”Spazio Onofri 57″, situata al Viale Onofri 57, Repubblica di San Marino.
Alpini nasce il 21 marzo 1978 a Cesenatico, iniziando a creare fin dalla piu’ tenera eta’.
Dalla partecipazione all’ Art Festival Citta’ di Cesena nel 2012, di cui è stato vincitore, diffonde le sue opere in Italia e all’estero, creando spesso anche in estemporanea.
La sua arte nasce da profonde riflessioni concettuali e si propone come punto d’incontro fra il passato, il presente e il futuro, presentando soggetti che saranno le radici del domani; un dualismo che si ripropone anche nella tecnica, realizzando ogni opera in dittici: tempera su carta e stampa digitale.
Sue opere si trovano in musei, enti pubblici e collezioni private in varie parti del mondo.
Nel 2013 Gionatan Alpini ha esposto in diverse città d’Italia fino ad approdare a Dubai nel mese di novembre in occasione del Italian Festival Week presso Italiaportray Secolo Gallery, e partecipando ad altre numerose e prestigiose mostre, espandendosi ulteriormente ed avvicinandosi al mondo del cavallino rampante, il mondo Ferrari.
Dal mese di maggio 2014, dopo esser stato invitato a partecipare al “Tributo a Senna” presso l’ Autodromo Enzo e Dino Ferrari a Imola con due opere dedicate al compianto pilota, prodotte per l’occasione, crea per eventi Scuderia Ferrari Official Club.
Nel 2015 membro del direttivo ADARC (artisti Cesenati) e poi fondatore e Presidente DAER (delegazione creazione collettivi artistici).
Il movimento artistico di cui si fa portatore, frutto di quella ricerca da sempre autodidatta, realizzato in dittici su carta e supporti moderni, tecnologici, come la stampa digitale e la trasposizione multimediale, costituisce un ponte dal passato impressionista macchiaiolo al futuro digitale dell’arte contemporanea.