Il sogno infranto

“Un artista, un attore, un musicista sul palcoscenico ci incanta con la sua arte, con la sua magistrale interpretazione.

Il suo personaggio ci commuove, prende la nostra anima con un brano musicale, con la recitazione.

Lo ammiriamo per la sua bravura, per la sua personalità, ne siamo incantati al punto che vorremmo conoscerlo, incontrarlo.

Il buon ricordo della rappresentazione nei giorni successivi stimola in noi la voglia di avvicinarci a lui.

Quindi, come la vita oggi permette, lo cerchiamo sul social, iniziamo a seguirne i post, ed entriamo come osservatori in una parte della sua vita.

E lì, scopriamo che quel personaggio non corrisponde alla bellezza che ci teneva sognanti, incollati al palcoscenico.

È diverso dall’idea che ci eravamo fatti osservandolo sulla scena, scopriamo un’altra persona.

La trasparenza della vita reale ha infranto la fastosità del carattere che ci aveva fatto sognare.”

La distanza tra artista e spettatore crea un alone di mistero.

È quel distacco, che incuriosisce lo spettatore e che mantiene la magia sognante dell’interpretazione artistica.

La curiosità equivalente all’interesse, si affievolisce con la rivelazione dell’evidenza.

L’esplicito, spesso fende la magnificenza delle cose.

Nella quotidianità ad esempio, può succedere di incontrare una persona che susciti la nostra curiosità.

La curiosità, suscita il nostro interesse. Ma è probabile che appena sapremo di più, il nostro entusiasmo iniziale si affievolisca.

La “penombra” del non sapere fomenta il nostro interesse rendendo più intrigante l’incontro.

Successivamente, tale attenzione potrebbe essere alimentata oppure repressa dalla luce del sapere .

Questo, potrebbe accadere anche nell’erotismo.

La nudità esplicita danneggia l’incanto dell’eros, così come una palese affermazione di interesse sessuale potrebbe smorzarne il coinvolgimento.

Non a caso l’erotismo è definito come stato di eccitazione “psicosessuale”.

È probabile che anche i sentimenti, possano risentire il peso dell’esplicito.

L’amore.

La mia riflessione si riferisce ai ragazzi di oggi, i più giovani.

Giocano sul web esponendosi in condizioni che ai tempi di chi è mio coetaneo, sarebbero state definite immorali.

Tali circostanze, oggi invece rientrano nella quotidianità.

Il rapporto umano, o per essere “esplicito”, quello sessuale, è diventato più facile rispetto a quando noi eravamo della loro età.

E allora mi chiedo, considerato che oggi la scissione tra sesso e sentimento è maggiore rispetto ai tempi passati, e che a mio modestissimo parere l’amore diventa sempre più raro: “Questo esplicito riuscirà a fendere la magnificenza del sentimento, oppure potrebbe avere l’effetto opposto valorizzandolo?”.

Sono situazioni in cui la rivelazione mitiga l’immaginazione, opprimendo lo stupore e l’interesse, come in uno spettacolo di magia.

Se assistiamo a una rappresentazione di prestidigitazione conoscendone i trucchi, non ne rimarremmo meravigliati, perché quei giochi non hanno più magia per noi.

Teoria non sempre applicabile

Esistono casi in cui però questa mia teoria si applica in parte.

Nel caso di un libro, di un film o chissà, di un post come quello che sto scrivendo in questo momento, potremmo essere incuriositi dall’intestazione.

Ma solo dopo aver scoperto il contenuto, sapremo se “l’esplicito” ha rovinato la bellezza dell’inesplorato, oppure ha soddisfatto a pieno le aspettative create dal titolo.

Conclusione

Infine, sarei tentato dal sapere se anche voi pensate come me che l’esplicito spesso fende la magnificenza della cose, ma non vorrei che venendone a conoscenza, possa perdere la “magnificenza” di questo mio post.

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